Volume 13. Stampati - Varie pag. 926

Volume 13. Stampati - Varie pag. 926

Memorie

1 - Memoria di Maria Maddalena De' Rossi Pallotti madre del Servo di Dio D. Vincenzo scritta da lui medesimo

che bene avesse considerato la maniera colla quale ne parlava doveva restarne edificato. Il Sagrifizio della S. Messa, secondo le grazie (1) che il Signore le ne aveva conceduto lo stimava tanto, e tanto lo venerava che non solo ogni giorno divotamente vi assisteva, sebbene fosse molto oppressa dalle occupazioni di famiglia alle quali però puntualmente soddisfaceva, ma ancora si faceva applicare delle Messe, almeno due la Settimana.
Relativamente poi all'Immacolato Concepimento di Maria Santissima (2), lo Spirito del Signore le ne aveva dato tale venerazione, e idea così nobile che non solo santamente la invidiava, e si umiliava, ma ancora spesso con affetto e divozione la salutava col titolo gloriosissimo di immacolata Conceputa, e insinuava a noi suoi figli a fare altrettanto. Il Mistero poi della Maternità della stessa Madre Vergine, secondo i lumi che Iddio le ne aveva dati, era per lei un' (!) oggetto d'incanto, e ripeteva con tale venerazione, e affetti di religione i Versetti = Beata Viscera Mariae Virginis quae portaverunt Æterni Patris Filium, et beata (3) ubera

Note


1) Orig. la grazia.
2) Si ricordi che la definizione dommatica di esso ebbe luogo solo una trentina di anni più tardi (1854).
3) Segue un viscera cancellato e fornito dell'approvazione notarile approvo D Monti. I ricordati versetti appaiono, passim, nella liturgia mariana.