Volume 13. Stampati - Varie pag. 970

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Memorie

2 - Memoria della vita della Ven. Serva di Dio Suor Maria Luisa Maurizi scritta dal Servo di Dio D. Vincenzo Pallotti

è per compiere il suo pellegrinaggio, riceve lo stesso Sposo vivo vero glorioso come stà in Cielo, e lo riceve come caparra del Paradiso, come è possibile che, a dire così, non / {14} si consumi tutta in affetti di atti virtuosissimi? Ma se alcuno mi dicesse - Questi affetti voi li supponete - Rispondo - Che per la cognizione dello Spirito della Serva di Dio, e per la ordinaria economia della Grazia, senza che Iddio per maggior merito della sua Serva l'avesse voluta lasciare nell'aridità spirituale non posso non supporli, e dico che ho qualche dato da poter credere che negli ultimi giorni della sua vita non avesse la occasione di un tal merito, dico, l'aridità di spirito e quell'aridità che Iddio dispone in purgazione delle Anime, poiché era tranquillissima, era tratto tratto gioconda, e nella coscienza niente turbata, e se dopo che io ne partii dimostrò un qualche turbamento, questo non riguardava se non due punti di niuna considerazione, e di nessuna colpa, oppure dirò di considerazione, per sempre più rilevare la rara delicatezza di sua coscienza: il primo si raggirava all'essersi dimenticata di domandare perdono alla Religiosa Comunità, e ne pregò il R.mo P. Cherubino per subitamente rimediarvi: il secondo circa alcuni suoi scritti per non averli bruciati; per lo che dimostrò ardentissimo desiderio di parlarmi, giacché poche settimane prima mi aveva detto che aveva alcuni Scritti, e mi domandò cosa ne doveva fare: io le risposi, che S. Filippo Neri prima di morire bruciò tutti i suoi scritti; non le dissi però