Volume 13. Stampati - Varie pag. 1055

Volume 13. Stampati - Varie pag. 1055

Memorie

5 - Cenni sulla preziosa morte di S. E. Don Carlo de' principi Torlonia commendatore Gerosolimitano con lettere edificanti del pio defonto

cui era Sindaco apostolico (1), e ultimamente la grandiosa e ricca orchestra, e il nuovo organo fatto fare a sue spese per uso di quella Chiesa, e che non compito alla di lui morte sarà ultimato dalla generosità religiosa del fratello principe D. Alessandro (2); l'ufficio di deputato prefetto de' sussidj nel rione Borgo, in cui profuse limosine senza numero del suo proprio, oltre i sussidj assegnati dal Governo; l'ufficio di guardiano della ven. Archiconfraternita di s. Antonio di Padova (3), a cui favore profuse le sue beneficenze; le mensualità, che pagava a varj Ospizj, come a quello detto di Tata Giovanni (4), al Monastero di s. Chiara di Sezze (5), alle Scuole cristiane (6), a' Collegj di educazione, e le tante altre limosine, che non solo di sua mano, ma per mezzo dei Parrochi di Roma, e di altre persone così in Roma, come fuori, in varie Diocesi, elargiva a quei, che erano riconosciuti più / {20} poveri, e bisognosi. Non fà dunque meraviglia, che una mano sì

Note


1) Personaggio tipico delle comunità francescane (l'Aracoeli era una di esse). Era, più o meno, l'amministratore in temporalibus.
2) V. su di lui p. 1041, nota 1.
3) V. sulle Confraternite Romane l'opera A. Martini - M. Maroni Lumbroso, Le Confraternite Romane ecc., Roma 1963.
4) Era ubicato presso la chiesa dei SS. Biagio e Carlo ai Catinari. Distrutto l'edificio, l'opera esiste tuttora.
5) Un monastero di Clarisse esiste tuttora in Sezze.
6) Forse qui l'autore pensa ai Fratelli delle Scuole Cristiane di Castel Gandolfo presso i quali, forse, il Torlonia teneva alcuni «poveri orfanelli».