Volume 13. Stampati - Varie pag. 1059

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Memorie

5 - Cenni sulla preziosa morte di S. E. Don Carlo de' principi Torlonia commendatore Gerosolimitano con lettere edificanti del pio defonto

Verso l'Ave Maria un pio uomo, assai beneficato da D. Carlo, gli portò una s. imagine del N.S.G.C. desiderandone la guarigione, ed egli presela colle proprie mani, la baciò, e senza domandare la salute corporale, ma desiderando ardentemente la maggior gloria di Dio, pieno di fede e di amore disse divotamente - Jesu tibi sit gloria etc. -
Più tardi i Religiosi del venerabil Convento di Ara-Coeli (1) gli recarono pure il S. Bambino, che egualmente baciò amorosamente, rispondendo a tutte le orazioni, che in quella circostanza si fecero. Gli fu detto se bramava, che restasse con / {24} lui il S. Bambino, ed egli per non defraudare la divozione altrui, ritenendolo seco, mentre in quei giorni si tenea esposto alla pubblica venerazione (2), disse; l'ho baciato con tutto il cuore, sia riportato in Chiesa, solo vi prego di mandarmi un abito da religioso, che così amo di essere vestito; ed in fatti appena morto fu vestito dell'abito di S. Francesco con glorioso trionfo della umiltà e della povertà, in mezzo allo splendore delle ricchezze e della umana grandezza.
Siccome poi egli in tutta la sua vita aveva

Note


1) Il veneratissimo simulacro del «Bambinello dell'Araceli» venne rubato il 1º febbraio 1994. C'era l'uso, ormai secolare, di condurlo a letto dei malati, debitamente scortato. L'uso durò fino al momento del furto.
2) Così per via delle feste natalizie.