Volume 13. Stampati - Varie pag. 1102
Volume 13. Stampati - Varie pag. 1102
Deposizioni Processuali
1 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sulla Serva di Dio Suor M. Luisa Maurizi, Mantellata (1770-1831)
infermità, avendola trovata molto gravata, e credo che fosse violentata da fisico convulso, che in qualche modo avesse potuto impedirle la continuazione degli atti virtuosi, mi dette bene a conoscere, che secondo la sublimità di quel grado di virtù a cui già era giunta, intendeva e di uniformarsi, ed insieme di conservare le disposizioni di spirito nell'esercizio delle virtù, anzi mi pare di poter dire che nel corso della ultima malattia, in varie circostanze che mi ci portai ad assisterla, gustava moltissimo quelle varie intenzioni, che io le suggeriva. Fra le altre ricordo, che mi soggiunse quest'espressione, se non nei precisi termini come la riferisco, almeno nella sostanza. - Così con poco si guadambia molto -, e mi pare che fosse relativa all'intenzione che le suggerii in questi termini, come segue: / {216} {(10)} «Dio mio, io intendo di aver fatto e di fare da tutta l'eternità, per tutta l'eternità, ad ogni momento infinitesimo tanti atti di amore, e di tutte le virtù e tante opere buone, quante voi ne meritate, e tutto di tanta perfezione, quanta voi ne meritate, e tutto per tutti i fini possibili che piacciono a voi». Ho detto che l'eroismo l'ha esercitato in un modo distinto al di sopra della comune delle persone dabbene, come si può ben dedurre da tutto ciò che è stato da me detto considerato in complesso. Potrò aggiungere che per quanto io sono capace d'ingannarmi, sebbene sono intimamente persuaso di non essermi ingannato, aggiungo la persuasione, che ne ho conosciuta anche in vari personaggi, che hanno avuto occasione