Volume 13. Stampati - Varie pag. 1134
Volume 13. Stampati - Varie pag. 1134
Deposizioni Processuali
1 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sulla Serva di Dio Suor M. Luisa Maurizi, Mantellata (1770-1831)
Tribunale di penitenza, o che meco ha conferito, posso dire che nelle parole (lontano però ciò che è superfluità di espressioni, riprovate anche dai Maestri di Spirito), sia nel contegno esteriore, sia nella perfettissima dipendenza al mio cenno, sia in qualunque punto o parte che si possa considerare, in tutto risplendeva la profonda umiltà che era nel suo cuore, onde credo di poterla dire nei termini dei mistici, nei pensieri, nelle parole, nelle opere trasformata nello spirito dell'umiltà.
A tutto questo posso aggiungere che sebbene ho detto di aver trovato nella Serva di Dio una santità già perfetta, nel senso però opposto all'errore de' Bagnardi e Beguini, condannati nel Concilio di Vienna (1), ho trovato ed ho veduto che sotto la direzione, faceva sempre nuovi progressi.
E mentre stiamo a parlare della virtù dell'umiltà devo dire che tali progressi non solo succedevano nelle altre virtù, ma specialmente nell'amore al patire e nell'umiltà, onde le sue espressioni erano significanti, la cognizione di se stessa, ossia del proprio niente e dell'inferiorità al niente stesso, e quanto sperava, lo sperava per un tratto di pura misericordia, e in tutto vedea la misericordia di Dio, onde l'affidarsi alle altrui orazioni, il confidare nei meriti di Gesù Cristo, all'intercessione di Maria
Note
1) Sui Begardi v. Enciclopedia Cattolica, vol. II, coll. 1143-1148. Sul tema qui toccato dal Pallotti, cfr. Dz. 471-478.