Volume 13. Stampati - Varie pag. 1205

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Deposizioni Processuali

2 - Deposizione di S. Vincenzo Pallotti sul Servo di Dio Can. Gaspare Del Bufalo (1783-1837)

santa ubbidienza avea formato / {462} {(53)} le delizie del suo cuore, pronto a vincere qualsiasi sentimento della umanità perché pronto a desistere dall'opera dell'istituzione già da Esso intrapresa, e propagata, e che già gli costava circa dieci anni di fatiche, stenti, di angustie, e di pene per non mancare alla santa ubbidienza, come virtù che conduce l'anima al perfetto adempimento della volontà di Dio. Credo di poter dire senza timore di errare che Assoggettandosi (!) Egli sinceramente a qualunque comando del Sommo Pontefice abbia il Servo di Dio con tali [sentimenti], e per tale disposizione di cuore il merito di una mistica morte, e credo di poter dire, come io ho conosciuto il Servo di Dio, che il merito di una tale mistica morte per l'ubbidienza sia stato maggiore, del merito, che avrebbe potuto acquistare, se per l'ubbidienza fosse realmente morto, poiché come io ho conosciuto il Servo di Dio occupato ed impegnato per l'opera della fondazione della sua Congregazione, sarebbe stato per esso il Sommo Sagrificio che col maggior dolore del suo cuore avrebbe dovuto offrire a Dio, se avesse distrutta l'opera della Istituzione, mentre al contrario sarebbe stato per Esso di vero godimento se avesse incontrato la morte per la maggiore diffusione, e stabilita dell'opera già incominciata e diffusa. /

{470} {(54)} De se nihil loquebatur.
XIII. Testis. Juxta 19. interr. proc. fol. 527. resp.